Vorrei condividere con voi i momenti che mi hanno fatto sorridere ed emozionare in questo 2014.
Simone Biles
Non ci sono parole per descriverla. E' in assoluto la ginnasta più forte al mondo. Personalmente, la adoro. Non solo ha tutte le carte in regola per essere la migliore - difficoltà, precisione, potenza, esecuzione, tecnica, forma, nervi saldi - ma ha anche qualcosa di più, qualcosa che la rende unica. Simone non è solo la ragazza al momento più forte, Simone è la ragazza che sta cambiando la ginnastica. Ha una grinta e un'energia uniche. Simone straccia quel velo di serietà ed educata compostezza tipico delle competizioni di artistica femminile e porta risate e spontaneità con il suo sorriso. Simone è la ragazza che tifa per le avversarie, che per prima festeggia le compagne quando queste vincono, che abbraccia tutti coloro che sono in campo gara, avversarie e amiche. Simone è la ragazza che fa amicizia con le ginnaste di altri paesi, è la ragazza che fa ridere tutti quelli che le stanno intorno, è la ragazza che salta giù dal podio per paura di un'ape durante una cerimonia di premiazione. Simone è quella che ricorda a tutti che le ginnaste fanno ginnastica innanzitutto perchè si divertono. Siamo fortunati, perchè probabilmente ci troviamo di fronte a una delle atlete più forti e memorabili della ginnastica moderna. Sono davvero contenta di aver avuto la possibilità di vedere questo fenomeno all'opera e sono sicura che ha ancora tanto da offrire per il futuro!
L'ape durante la cerimonia di premiazione
Questo momento rimarrà a lungo impresso nelle memorie di tutti gli appassionati. Semplicemente esilarante. Ecco il video per riviverlo:
Il ritorno di Aly Raisman
Aly è una delle ginnaste per cui provo più ammirazione: da piccola non era la più talentuosa o la più abile, ma è sempre stata la più determinata. Ha dimostrato a tutti che impegno e passione vengono prima di tutto il resto: senza quelli, non si va da nessuna parte. Ha lavorato duramente per riuscire a diventare la ginnasta che aveva sempre sognato di essere. Il suo impegno è stato ripagato con il ruolo di capitana della squadra di Londra 2012 e tre medaglie olimpiche, oltre a numerosi altri successi e la reputazione di ginnasta più affidabile degli Stati Uniti. Dopo più di un anno di meritato "riposo" ha deciso di tornare, e sembra davvero seria al riguardo! Così seria che è stata convocata al camp di novembre (il suo primo camp da quello prima delle olimpiadi!) e Martha Karolyi l'ha aggiunta in Nazionale! E' una ragazza davvero matura, e questa intervista lo dimostra: sa che c'è ancora molto lavoro da fare per tornare al livello delle Olimpiadi ma si sente fiduciosa. Guardate il video per vedere quali elementi ha già recuperato!
Ashton Locklear
Fino a pochi mesi fa, neanche il fan più sfegatato della ginnastica americana avrebbe saputo dirvi chi fosse Ashton Locklear. Invece, contrariamente alle aspettative di tutti, grazie alle sue incredibili parallele non solo Ashton è riuscita ad essere convocata per i Mondiali, ma anche a qualificarsi per la finale di specialità e a sfiorare il podio. La sua è una storia bellissima, che ci dimostra che nella ginnastica tutto può succedere!
Kyla Ross bronzo iridatoDopo i successi individuali del 2013 (argento concorso generale, parallele e trave ai Mondiali), quest'anno non è stato il più fortunato per Kyla. La stanchezza e uno stiramento all'anca non le hanno permesso di dare il massimo agli ultimi Mondiali. Nonostante ciò, con la serietà e la solidità che la contraddistinguono, l'ormai veterana della squadra statunitense è riuscita dare il meglio di sè nella finale all around, conquistando il bronzo. Spero che Kyla possa riuscire finalmente ad alzare le difficoltà nei suoi attrezzi di punta per ottenere l'ulteriore successo individuale che merita, può dare ancora tanto!
Team USA
La squadra partita per gli ultimi Mondiali - se non consideriamo Biles e Ross - era composta da ginnaste considerate "la seconda scelta" di Marta Karolyi, scelta dovuta a una serie di infortuni che hanno tenuto le migliori fuori dalla preparazione premondiale. Nonostante ciò, gli Stati Uniti hanno vinto l'oro di squadra con ben sette punti di vantaggio sulla Cina seconda classificata! Ciò dimostra la capienza del bacino di ginnaste statunitense: nessuna può essere considerata di serie B, tale è la serietà della preparazione.
Il ritorno di Viktoria Komova
Viktoria è la mia ginnasta preferita in assoluto. Nonostante la sua carriera sia stata costellata di successi, questi non sono stati quelli che tutti - lei in primis - si aspettavano. Dopo le delusioni di Tokyo 2011 e Londra 2012, in cui ha sfiorato il titolo di campionessa all around, il percorso di Viktoria è stato interrotto da una serie di infortuni che l'hanno tenuta fuori dalle competizioni per moltissimo tempo. A metà novembre era tornata a calcare il campo gara in una competizione di secondo livello in Ungheria, in cui aveva mostrato di essere sulla strada giusta per tornare a essere quella di un tempo. Potete immaginare la mia felicità nel rivederla in forma e in salute! Purtroppo è di poco tempo fa la notizia di un ulteriore infortunio, non ben specificato (non si è capito se si tratti di una ciste alla mandibola o di un fastidio alla caviglia), che la terrà lontana dalle gare ancora per un po'. Le auguro di poter finalmente tornare in salute, in modo da poter riprendere ad allenarsi serenamente. Sento che Viktoria non ha ancora raggiunto il suo vero potenziale, e spero che prima o poi questo potrà accadere!
L'unità della squadra britannica
Lo stile delle ragazze inglesi non è il mio preferito, ma sono rimasta davvero colpita dagli enormi miglioramenti visti nell'ultimo anno. L'argento di squadra europeo è stato davvero meritato. Di queste atlete mi colpiscono l'unità e il reciproco supporto. Quando una ginnasta sta eseguendo il proprio esercizio si sentono distintamente in sottofondo le urla delle compagne scatenate che la sostengono! Un bell'esempio per tutti.
Italia quinta ai Mondiali
La direzione di Enrico Casella e l'impegno delle nostre ragazze stanno dando i loro frutti. Le difficoltà sono aumentate, la sicurezza in campo gara è cresciuta, non si lascia più nulla al caso, c'è voglia di vincere. Durante la finale a squadre dei Mondiali di quest'anno, dopo la terza rotazione l'Italia era addirittura terza in classifica, un risultato mai raggiunto dalla nostra nazionale! Purtroppo poi le ostiche parallele ci hanno tarpato le ali, ma abbiamo ottenuto un quinto posto che va comunque al di là delle più rose aspettative. Il bacino delle ginnaste su cui contare si è notevolmente allargato, abbiamo individualità di spicco (Ferrari, Fasana, Meneghini, Campana in primis), ma soprattutto tanta voglia anche nelle meno esperte di mettersi in gioco. Gradite sorprese quest'anno sono state Marongiu e Rizzelli ma soprattutto Lara Mori. Con le ragazze appena approdate nella categoria seniores - Mariani, Abdelaziz, Imeraj - mi aspetto davvero grandi risultati dalla nostra nazionale. Gamba ragazze!
Erika Fasana
Erika è una delle ginnaste più ammirevoli della nazionale italiana. Ha saputo risorgere come una fenice dalle sue ceneri: dopo un 2013 terrificante, è tornata più forte di prima. Vittoria in serie A con la Brixia, convocazione europea, cinque medaglie alla Golden League, convocazione mondiale, finale iridata al corpo libero, convocazione in Coppa del Mondo, seconda ginnasta italiana a presentare il Silivas, prima italiana a presentare il difficilissimo Chusovitina. Le auguro un 2015 ancora più bello e soddisfacente dell'anno appena trascorso!
Iosra Abdelaziz argento olimpico
Non conoscevo questa ginnasta prima della sua convocazione alle Olimpiadi Giovanili e le sue prestazioni sono state una piacevole sorpresa. Non solo ha conquistato l'argento sul suo attrezzo preferito, le parallele, ma ha anche dimostrato di avere una grande maturità in gara nonostante la giovane età. La contraddistinguono belle linee, pulizia e sicurezza. Sono sicura che le sue qualità saranno di grande aiuto alla Nazionale seniores quest'anno!
Il ritorno di Enus
Per lei non ci sono parole. Penso semplicemente che sia il talento più cristallino della nostra Nazionale. Ha tutte le qualità per essere la migliore italiana e per avere grande successo anche a livello internazionale. Deve solo continuare a lavorare come ha sempre fatto. Le faccio i miei complimenti per la determinazione con cui è riuscita a superare 600 giorni di lontananza dalle gare e le auguro il meglio per il futuro. Gamba Enus!
Abbracci e sorrisi
Quest'anno ho trovato l'ambiente dell'artistica femminile intriso di una maggiore sportività. Ho visto ginnaste avversarie scambiarsi sorrisi, saluti, abbracci, persino coltivare amicizie a distanza. Lo sport dovrebbe essere innanzitutto questo: un'occasione di incontro tra culture diverse, un'opportunità di crescita, una lezione su come comportarsi nella vita. Grazie a tutte le atlete che ci hanno fatto emozionare quest'anno e buon 2015!
- Costanza Spagnolo -